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Perché Trattenere un Talento è più Economico che Sostituirlo

Marco Corinaldesi, 19 settembre 2024

4 min.

Trattenere un talento in azienda è molto più economico che sostituirlo. La perdita di un collaboratore, soprattutto se di alto livello, può arrivare a costare fino al doppio del suo stipendio annuo. I costi includono il reclutamento, la formazione del nuovo assunto, la perdita di produttività, il know-how aziendale, e il potenziale impatto sulla motivazione del team. Investire nel benessere e nella crescita dei dipendenti non solo aumenta la loro fedeltà, ma riduce significativamente le spese legate alla loro sostituzione, offrendo all'azienda un importante vantaggio competitivo.

Perché Trattenere un Talento è più Economico che Sostituirlo

Nel mondo aziendale, trattenere un talento all'interno della propria organizzazione rappresenta una delle strategie più efficaci e convenienti. Spesso si sottovaluta il vero costo che comporta la perdita di un dipendente, soprattutto se si tratta di una figura chiave o di un collaboratore altamente performante. Alcuni studi affermano che la perdita di un collaboratore può avere un costo pari al doppio del suo stipendio annuo. Questo dato è particolarmente rilevante per dipendenti di alto livello o dirigenti, i cui stipendi sono generalmente elevati.

Ma da dove deriva esattamente questo "costo"? Proviamo a fare chiarezza elencando alcune delle cause principali:

1. Costi di Reclutamento e Selezione

Quando un dipendente lascia l'azienda, è necessario trovare una nuova risorsa per sostituirlo. Il processo di selezione è lungo e dispendioso: bisogna attivare campagne di ricerca, filtrare candidature, condurre colloqui e fare test di valutazione. Tutto ciò richiede tempo e risorse, sia da parte del reparto HR che degli altri manager coinvolti.

2. Costi di Formazione

Un nuovo dipendente, per quanto qualificato, richiede sempre un periodo di formazione per adattarsi alle procedure interne, alla cultura aziendale e alle dinamiche del team. In questa fase, il nuovo assunto non sarà ancora completamente produttivo e, spesso, altri collaboratori dovranno investire il loro tempo per affiancarlo, riducendo temporaneamente la loro efficienza.

3. Perdita di Produttività

Quando un talento lascia, la sua mancanza si sente immediatamente. Il carico di lavoro non svolto deve essere ripartito tra i colleghi, che possono trovarsi sovraccaricati e meno efficienti. La curva di produttività del nuovo dipendente richiede inoltre del tempo prima di arrivare ai livelli del collaboratore uscente.

4. Perdita di Know-how

Un dipendente che ha maturato anni di esperienza all'interno dell'azienda possiede un know-how che è spesso insostituibile. La perdita di queste competenze e della conoscenza acquisita delle dinamiche aziendali, dei processi e delle relazioni interne può avere un impatto notevole sulle performance complessive.

5. Effetti sulla Motivazione del Team

La perdita di un collega, specialmente se ben integrato e stimato, può avere un effetto destabilizzante sul team. I dipendenti potrebbero sentirsi meno motivati o addirittura iniziare a dubitare della stabilità dell'azienda, aumentando il rischio di altre dimissioni.

6. Costi di Opportunità

Durante il periodo di transizione tra l'uscita del vecchio dipendente e l'ingresso del nuovo, potrebbero sfuggire opportunità di business. Progetti importanti potrebbero subire ritardi, e questo si traduce in un potenziale mancato guadagno.

7. Compensazione per il Nuovo Dipendente

Spesso, per attirare un talento esterno di alto livello, l'azienda si trova costretta ad offrire pacchetti retributivi più elevati o condizioni lavorative migliori. Questo significa non solo un maggiore esborso economico, ma anche il rischio di dover rivedere la struttura retributiva interna per mantenere l'equità tra i dipendenti.

Conclusione: Investire sulla Retention è la Strategia Vincente

Considerando questi aspetti, risulta evidente come trattenere un dipendente di talento sia molto più conveniente che perderlo. penso di essere stato chiaro, investire nel benessere dei collaboratori, nella loro crescita professionale e nel creare un ambiente di lavoro positivo può portare vantaggi enormi, sia in termini di produttività che di riduzione dei costi.

In un mercato del lavoro sempre più competitivo, le aziende che riescono a trattenere i propri talenti si assicurano un vantaggio strategico rispetto alla concorrenza. La retention dei dipendenti, quindi, non è solo una questione di benessere organizzativo, ma una vera e propria leva economica di lungo termine.

Se vuoi approfondire i temi di cui parlo in questo articolo, contattami per una consulenza personalizzata:

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Marco Corinaldesi

Analista di Azienda OSM

Offro supporto strategico su misura per migliorare l’efficienza operativa e la competitività di grandi aziende, PMI e Startup. La mia consulenza copre una vasta gamma di aree, dall’ottimizzazione delle operazioni quotidiane alla pianificazione strategica a lungo termine.